Di cosa mi occupo
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Di cosa mi occupo
Metodo Psiconalitico
Il nostro mondo interiore, in gran parte inconscio quindi difficilmente accessibile, è ricchissimo di pensieri, ricordi, emozioni e pulsioni ed è in continua trasformazione; l’analista e il paziente esplorano insieme questo universo alla ricerca delle cause profonde dei comportamenti, delle dinamiche relazionali e della sofferenza di ogni individuo.
L’approccio psicoanalitico – o il suo derivato psicodinamico – non mira solo direttamente alla risoluzione dei sintomi psicologici, ma si pone un obiettivo più ambizioso. Mira infatti a cogliere e a comprendere il funzionamento complessivo del paziente, con la sua storia, i suoi meccanismi di difesa, le sue resistenze: insomma i suoi fenomeni intrapsichici e anche il suo mondo relazionale.
Il metodo psicoanalitico sottolinea l’importanza dei fenomeni inconsci in tutte le loro manifestazioni, e, più di altri approcci, utilizza la relazione tra paziente e terapeuta come strumento di cura.
Secondo l’approccio psicoanalitico, il passato si ripete nel presente, creando talvolta delle difficoltà al paziente, soprattutto nella sua relazione con le altre persone e con l’ambiente.
Questa è la ragione per cui il lavoro psicoanalitico non può prescindere da una comprensione profonda e dinamica della storia della persona. Il paziente viene incoraggiato ad esprimere emozioni, sentimenti e fantasie che creano disagio – e insieme al terapeuta si ricercherà di far emergere eventuali comportamenti e schemi ripetuti in maniera inconsapevole, o temi ricorrenti che possono portare verso scelte di vita sfavorevoli.
Il terapeuta esplora inoltre le esperienze relazionali precoci del paziente, che potrebbero rivivere in maniera inconscia nei comportamenti attuali.
Emdr
L’EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
Il trauma psicologico, dunque, può essere definito come una “ferita dell’anima”, come qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive. Non tutte le persone che vivono un’esperienza traumatica reagiscono allo stesso modo. Le risposte subito dopo uno di questi eventi possono essere moltissime e variare dal completo recupero e il ritorno ad una vita normale in un breve periodo di tempo, fino alle reazioni più gravi, quelle che impediscono alla persona di continuare a vivere la propria vita come prima dell’evento traumatico. Il TRAUMA INFANTILE può essere definito come la conseguenza mentale di un evento esterno e improvviso o di una serie di eventi altamente stressanti che provocano una sensazione di impotenza nel bambino e che determinano una rottura delle abituali capacità di coping da lui messe in atto. L’EMDR vede la patologia come informazione immagazzinata in modo non funzionale, soprattutto quella legata alle esperienze nei primi anni di vita. Le esperienze negative e traumatiche subite in età infantile sono in genere presenti in modo diffuso, vengono sottovalutate e diventano comunque una fonte primaria di disagio. Qualsiasi esperienza in cui il bambino sperimenta oppressione, paura o dolore, insieme ad una sensazione di impotenza, può essere considerato un trauma infantile. I bambini che, durante l’infanzia, hanno sperimentato traumi ripetuti (sia di natura relazionale che ambientale) e che non possono contare su una buona relazione di attaccamento con le proprie figure genitoriali, sono caratterizzati da traiettorie di sviluppo estremamente carenti e danneggiate. Questo è dovuto al fatto che i bambini sono molto impressionabili e il loro livello di esperienza non è tale da dare loro una visione equilibrata della vita e di loro stessi. Tendono a fidarsi molto degli adulti, soprattutto delle figure genitoriali che hanno una grande credibilità ai loro occhi. Quindi, se l’adulto fa o dice qualcosa di negativo o di grave il bambino attribuisce la colpa a se stesso, non ai problemi dell’adulto. I bambini provano dolore nello stesso modo degli adulti quando vengono esposti a eventi gravi come la morte di un familiare o una malattia o una violenza nei loro confronti. Quindi, i bambini sono soggetti a provare stati di ansia ed emozioni come rabbia, colpa, tristezza, mancanza e senso di impotenza. La capacità dei bambini di provare questo tipo di dolore è in genere sottovalutata, probabilmente questo è dovuto al fatto che si esprimono con modalità diverse da quelle degli adulti.
Psicotraumatologia
La psicotraumatologia è una branca della psicologia dell’emergenza e si concentra sullo studio del trauma psicologico, cioè sulle situazioni in cui le reazioni ad un evento acuto e potenzialmente traumatico si cristallizzino e strutturano in sintomi psicologici clinicamente significativi identificabili come un Disturbo correlato a trauma e stress (DSM 5). La psicotraumatologia quindi indaga le situazioni traumatiche e le reazioni delle persone ad esse e si realizza a livello operativo nel trattamento del trauma psicologico e nella sua prevenzione.
È importante sottolineare che la maggior parte delle persone, anche se esposta a eventi potenzialmente traumatici, ha reazioni emotive transitorie che solo raramente si trasformano in un vero e proprio disturbo strutturato. Il trauma psichico può essere sinteticamente definito come una lacerazione improvvisa, violenta ed imprevedibile dell’integrità psichica, capace di provocare un’alterazione permanente delle capacità di adattamento del soggetto.
La ricerca ha dimostrato che a seguito di un evento stressante in alcune persone c’è un’interruzione del normale modo di processare l’informazione da parte del cervello. Questo avviene perché l’impatto stressante dell’evento è soverchiante rispetto alle possibilità che ha l’individuo in quel momento di elaborarlo ed integrare l’esperienza in un sistema di significato coerente. Emozioni di intensità estrema, perdita di controllo, impotenza, infatti, sono importanti aspetti della definizione di trauma psicologico.
Le risposte che gli individui danno durante l’evento stressante, come la dissociazione peritraumatica, hanno un beneficio immediato perché permettono di sopportare o evitare il carico cognitivo o emotivo della situazione, tuttavia nel momento in cui questi comportamenti dissociativi o di evitamento permangono diventano disfunzionali.
La sintomatologia del PTSD, infatti, può essere collegata a quella prima risposta, che viene poi reiterata in modo da evitare di ricordare o rivivere il trauma, attivando una serie di meccanismi di mantenimento del disturbo che non permettono di elaborare quel dolore che mai è stato elaborato e integrato nell’esperienza dell’individuo.
L’interruzione del normale modo di processare l’informazione da parte del cervello determina quindi il fallimento nel creare una memoria coerente dell’esperienza, in quanto tutti gli aspetti di memoria, pensiero, sensazioni fisiche ed emotive sperimentate durante l’evento traumatico non riescono ad essere integrati con altre esperienze. La patologia in questi casi emerge a causa dell’immagazzinamento disfunzionale delle informazioni correlate all’evento traumatico, con il conseguente disturbo dell’equilibrio eccitatorio/inibitorio necessario per l’elaborazione dell’informazione. Questo provoca il ‘congelamento’ dell’informazione nella sua forma ansiogena originale, cioè nello stesso modo in cui è stato vissuto l’evento; l’informazione congelata e racchiusa nelle reti neurali non può essere elaborata e quindi continua a provocare patologie come il disturbo da stress post-traumatico e altri disturbi psicologici. Infatti le informazioni che non sono state integrate correttamente persistono in una rete separata, e in ogni momento possono venire impropriamente attivate da elementi dell’ambiente esterno o interno all’individuo provocando reazioni ed emozioni di intensità sproporzionata rispetto alla natura dell’evento attuale.
Terapia di coppia
Nella vita di coppia è naturale incorrere in conflitti, tensioni e momenti di allontanamento, ma quando la crisi diviene tanto profonda da mettere in discussione il legame, la coppia può rendersi conto della necessità di un intervento esterno per superare la crisi. Contattare una o un terapista di coppia può rivelarsi utile come soluzione in tutti quei casi in cui insorgano eventi di vita, difficoltà relazionali e di comunicazione critici, ad esempio:
* Insoddisfazione, ad esempio quando non ci si sente più attraenti nei confronti del partner
* Incomprensioni
* Tradimenti o sospetti di tradimento
* Rischio di separazione o divorzio già avviato
* Passaggio da coppia a genitori
* Gestione dei figli
* Famiglia d’origine
* Generazione “sandwich”
* Volontà di cambiare l’altro
* Sindrome del nido vuoto
* Cambiamenti importanti
Durante una seduta di psicoterapia di coppia, il consulente lascia la possibilità ai due membri della coppia di condividere e confrontarsi riguardo ad aspetti della vita insieme, fantasie, bisogni, emozioni, esigenze nuove o vecchie, nel rispetto dei tempi, spazi e individualità, propri e altrui. Analizzando la storia della coppia e della relazione, lo specialista può proporre idee e attività personalizzate sui bisogni specifici della coppia. L’obiettivo è costruire una nuova storia con la coppia, ricercando significati diversi negli eventi e nei comportamenti reciproci e conciliando l’individualità di ciascun partner con l’appartenenza alla stessa dimensione di coppia. Inoltre, l’obiettivo è sia ristabilire equilibrio e serenità nella coppia sia portare la coppia a fare le proprie scelte di vita in modo consapevole.
Psicoterapia infantile, dell’adolescenza e supporto alla genitorialità
Il sostegno alla genitorialità è un intervento volto all’accompagnamento degli adulti che incontrano delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale. I percorsi di sostegno alla genitorialità mirano a sciogliere e comprendere meglio la relazione con i propri figli.
I colloqui hanno la funzione di orientare e aiutare a ritrovare il senso all’agire educativo, attraverso il dialogo e il confronto con il professionista, il quale non calerà rimedi preconfezionati, ma attraverso le sue competenze saprà ascoltare ed analizzare la situazione presentata per accompagnare il genitore a ridisegnare il proprio cammino in modo autonomo
Psicotraumatologia
Psicoterapia infantile
Terapia di coppia
Logoterapia
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Intensivi di trattamento
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Sessioni private
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Sessioni di gruppo
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